La malattia parodontale è un’infiammazione che interessa il legamento e le ossa alveolari, le strutture che circondano e sostengono i denti.
Il rischio più grave della parodontite è la perdita dei denti stessi
Anche detta piorrea, la malattia parodontale è un’infiammazione che, se presa in tempo può essere curata.
Per riconoscerla occorre fare degli esami specifici oltre ad una visita dal dentista.
Si può eseguire il sondaggio parodontale per valutare la profondità delle tasche parodontali, quegli spazi che vanno a formarsi tra la gengiva e i denti in caso di infiammazione del parodonto
Se ti stai chiedendo perché la malattia parodontale sia così importante da curare, te lo spieghiamo subito.
La bocca è una delle prime barriere che il corpo mette con l’esterno. Infatti costituisce una un filtro per le forme batteriche. Se funziona in modo errato, c’è la possibilità che la parodontite si aggravi e si verifichi un abbassamento delle difese immunitarie, cosicché i batteri in circolo possano peggiorare eventuali stati infiammatori di cui soffriamo.
Uno degli esempi più importanti in questo senso è il diabete, di cui abbiamo parlato in un altro articolo
Un altro esempio in tal senso è la forte connessione tra la malattia parodontale non trattata e ed i problemi a carico del miocardio. Purtroppo, infatti, si assiste ad un aumento del rischio di infarto nei pazienti parodontopatici Questo significa che è necessario trattare più in fretta possibile le infiammazioni gengivali in modo che non vadano a peggiorare
Per ridurre in modo efficace l’impatto della malattia parodontale è necessario individuare i fattori di rischio per la parodontite. Vediamo quali sono.
Fattori di rischio della malattia parodontale
Determinate condizioni influiscono in modo decisivo sulle infiammazioni gengivali e portano alla comparsa di parodontite e piorrea.
Alcune sono strettamente connesse al nostro stile di vita, mentre altri dipendono da malattie sistemiche e sindromi.
Lavorando su questi fattori è possibile evitare la comparsa della malattia parodontale.
Andiamo a conoscere meglio i fattori di rischio della parodontite.
Fattori di rischio non modificabili:
- Età: è una malattia che si presenta in particolare dopo i quarant’anni.
- Genere: di solito i pazienti più colpiti sono gli uomini, anche se, negli ultimi anni, è in aumento il numero delle donne affetto da questa patologia.
- Genetica: non si parla tanto di genetica, quanto di familiarità.
Malattie sistemiche
La parodontite si verifica con frequenza in persone che hanno sindromi genetiche e malattie ereditarie, come la Sindrome di Down e vari tipi di Neutropenia.
Come ti abbiamo accennato sopra, il diabete è una concausa importante per la parodontite.
Questa infiammazione però, può comparire anche in caso di forte stress.
Perfino l’alimentazione è molto importante per prevenire le infiammazioni gengivali. In caso di disvitaminosi e di una nutrizione povera, infatti, si abbassano le difese immunitarie e il rischio di parodontite aumenta in modo significativo.
In alcune fasi della vita, inoltre, si è più predisposti a questo tipo di problematiche. Le variazioni ormonali, ad esempio, che si presentano in pubertà, durante il ciclo mestruale, in gravidanza e in menopausa, costituiscono dei notevoli fattori di rischio per la parodontite.
Altre condizioni in cui aumenta il rischio di parodontite sono:
- l’osteoporosi e l’osteopenia;
- l’assunzione di alcuni farmaci, come i contraccettivi orali, i farmaci antidepressivi, gli ormoni e alcune terapie per chi soffre di problemi cardiovascolari;
- la radioterapia.
Fattori di rischio ambientali e comportamentali
La placca batterica è uno dei più aggressivi fattori di rischio per la parodontite. Infatti, capita molto di rado che in soggetti che curano in modo attento la propria igiene orale si verifichino problemi di parodontite. Se non curati con regolarità e puliti quotidianamente per via meccanica, i segni della gengivite si manifestano immediatamente su denti e gengive.
Non ci crederai, ma il più grave fattore di rischio per la parodontite è il fumo. Infatti, proprio nei fumatori, la recessione gengivale e il riassorbimento osseo si verificano in modo graduale e costante. Inoltre in questi soggetti, anche dopo la cura, le tasche parodontali si riformano con più probabilità e il processo di guarigione risulta rallentato.
Anche l’abuso di alcolici predispone la bocca alle malattie a carico del parodonto.
I rischi microbiologici:
A causare le infiammazioni gengivali sono alcuni tipi di batteri che possono formarsi e diffondersi a causa di una scarsa igiene orale.
I più comuni sono:
- Actinobacillus Actinomycetemcomitans;
- Bacteroides forsythus;
- Porphyromonas gingivalis;
- Alcuni tipi di virus.
Fattori di rischio locali:
Oltre alle cause sopra descritte, la mobilità del dente può essere legata a traumi o a cattive abitudini, come il bruxismo.
Quest’ultimo può danneggiare l’osso e diminuire il tessuto che ricopre il dente, causandone un dondolamento. Se hai problemi di bruxismo, contattaci. Il nostro gnatologo può aiutarti a risolverli, anche con l’utilizzo di un bite, un dispositivo mobile che riduce lo sfregamento dei denti. In questo modo diminuirà anche il rischio di perdere dei denti sani.
Come prevenire la malattia parodontale e ridurre i fattori di rischio per la parodontite
Per prevenire la parodontite e avere un sorriso sano nel tempo è importante ridurre i fattori di rischio per la parodontite.
In che modo?
- La prima indicazione è quella di avere sempre cura della propria igiene orale. Lavare i denti con regolarità, senza far passare troppo tempo dall’ultimo pasto è fondamentale per evitare che i batteri proliferino.
- Utilizza sempre il filo interdentale e lo scovolino. I batteri infatti tendono ad annidarsi negli spazi interdentali.
- Vieni a trovarci per controlli regolari dal dentista. Di norma è bene fare una visita di controllo ogni 3/6 mesi, a seconda delle indicazioni del medico.
- Cerca di controllare i fattori di rischio per la parodontite, come il fumo e le cattive abitudini alimentari.
- Prenota la tua seduta di igiene dentale ogni 6/9 mesi. In questo modo eliminerai anche la placca sottogengivale.
Se vuoi sapere quali sono i sintomi della parodontite e cosa può fare il laser per questa patologia, potrebbe interessarti anche questo articolo “Il laser per la parodontite: la terapia indolore per la cura delle tasche parodontali”.
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